Cateno De Luca è passato da Gela per una delle sue ultime tappe del tour delle provincie. Era già stato nella città del Golfo, qualche mese fa, su invito dell’imprenditore e suo amico Marco Maniglia, che è rimasto molto soddisfatto del comizio che l’ex sindaco di Messina ha tenuto in Piazza Umberto I. Il poco preavviso e la risalita dei contagi forse hanno contribuito a non garantire un elevato numero di auditori, ma le presenze, sparse in diversi angoli della Piazza, ci sono state. “Conosco bene Cateno e so benissimo che sa amministrare bene – ha commentato Maniglia – lo dimostra il fatto che un suo candidato, con il 47% di preferenze, ha riconquistato Messina, comune che da poco è balzato alle cronache nazionali perché virtuoso nella raccolta differenziata”. Sono convinto che sia davvero capace di cambiare la Sicilia”.
Accompagnato dall’ex iena ed europarlamentare Dino Giarrusso (vicepresidente designato in caso di vittoria), Cateno De Luca ha ribadito che la sua figura rappresenta un “nuovo garantito” rispetto ad un “usato” che ha solo fatto danni, anche a Gela, città che secondo il candidato alla presidenza della regione, non è mai stata amministrata bene. “Sicilia Vera”, così si chiama il suo partito, è convinta di giocare una partita importante, pronta a rimpiazzare anni di mala politica. A Gela, come a Catania, De Luca ha parlato di una città senza un sindaco, toccando temi a lui cari come la sanità e rifiuti. Il suo è un progetto che mira alla costruzione di una nova classe politica e dirigente basato molto sulla esperienza amministrativa a Messina. “Dove abbiamo amministrato, i risultati sono arrivati non solo in termini di dati che connotano la qualità dell’amministrazione – ha detto qualche giorno fa a Catania – ma anche rispetto l’obiettivo che ci poniamo”
